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04 Giugno 2022

Vogalonga e Palio delle Repubbliche Marinare

Doppio appuntamento con la tradizione per Venezia durante la manifestazione del Salone Nautico. Domani sulle acque della laguna torna la 46esima edizione della Vogalonga, la competizione non agonistica che porta in città 1800 imbarcazioni a remi. Ad Amalfi, invece il galeone veneziano gareggerà nel Palio delle Antiche Repubbliche Marinare.

VOGALONGA

La nuova edizione della Vogalonga registra un tutto esaurito, pari a 7 mila partecipanti, che lanceranno un messaggio di amore per la tradizione delle imbarcazioni a remi e per le acque della laguna sulle quali sorge Venezia. La manifestazione non competitiva partirà alle 9 dal Bacino di San Marco con il tradizionale colpo di cannone. Le imbarcazioni percorreranno i 33 chilometri previsti dal percorso, che si snoderà passando per la Certosa, le Vignole, Sant’Erasmo, Burano, Mazzorbo e Murano per entrare a Venezia nel rio di Cannaregio. Dopo aver percorso il Canal Grande, per poi raggiungere Punta della Dogana dove è previsto l’arrivo. Era l’8 maggio del 1975 quando in bacino San Marco, di fronte al palazzo Ducale, si raccolsero cinquecento imbarcazioni a remi, pronte a partecipare alla prima vogata pubblica lunga 30 chilometri.

L’idea di dare vita a questa manifestazione, chiamata Vogalonga, risale all’anno precedente quando durante una vogata tra amici su mascarete nel giorno di San Martino, si pensò al rilancio della voga alla veneta. Un lungo corteo fatto di gondole, pupparini sandoli, mascarete, caorline, tope, peata, s’cioponi: a bordo campioni del remo, famiglie e appassionati, tutti uniti dalla stessa passione del remo. Non c’erano solo veneziani, al richiamo parteciparono anche equipaggi da Chioggia, Caorle, Padova, Treviso e Riva del Garda. La Vogalonga di oggi è la prima dopo la pandemia a poter nuovamente ospitare equipaggi da tutto il mondo: tutti rigorosamente a remi. Una festa per Venezia e la sua laguna.

Palio delle Repubbliche Marinare

Ad Amalfi, invece, gli equipaggi del galeone Venezia gareggeranno a colpi di remo per il 66esimo Palio delle Antiche Repubbliche Marinare e sono pronti a dare filo da torcere alle squadre delle tre sfidanti: Pisa, Amalfi e Genova. Il primo appuntamento è per le 17:45 di oggi quando salirà in barca l’equipaggio tutto al femminile, il primo nella storia della manifestazione, pronto a disputare la gara nello specchio acqueo Marmorata-Atrani. A seguire la presentazione degli equipaggi maschili in Piazza Umberto I ad Atrani e, successivamente, il corteo storico da Atrani al duomo di Amalfi. Domani, invece, alle ore 18 si disputerà la tradizionale competizione, su un campo di gara lungo 2mila metri in linea e che abbraccia il tratto di mare che va dal Capo di Vettica fino alla Marina Grande. Celebrare le rivalità e le imprese delle quattro Repubbliche Marinare italiane, all’insegna non solo della storia e dello sport, ma anche della tradizione e della cultura. Con questo scopo nasceva, nel lontano 1955 e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, la manifestazione nota come Palio delle Antiche Repubbliche Marinare, disputata ogni anno, a rotazione, nelle quattro città. Dalle imbarcazioni, progettate e costruite dalle abili mani di Giovanni Giuponi della Cooperativa Gondolieri di Venezia, ai successi accumulati negli anni, eco della storica abilità remiera della Serenissima: tanta è la venezianità che ogni anno si mostra all’Italia e al mondo intero. Con un equipaggio composto da otto vogatori e un timoniere, le barche che scendono in acqua per sfidarsi si distinguono nei colori e nelle splendide polene: il verde e il leone alato di San Marco per Venezia; il rosso e l’aquila di Pisa, che simboleggia l’antico legame tra la Repubblica Marinara e il Sacro Romano Impero; il blu e il cavallo alato di Amalfi; il bianco e il drago di San Giorgio per Genova. Alla polena che taglia per prima il traguardo viene consegnato l’ambito trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, raffigurante un galeone a remi sorretto da quattro ippocampi, sotto al quale compaiono gli stemmi delle Quattro Repubbliche. Il premio rimane nelle mani della città vincitrice per un anno, per poi essere rimesso in palio in occasione della regata successiva. A precedere l’evento sportivo un corteo storico, durante il quale sfilano i figuranti nei panni di antichi personaggi che caratterizzano ciascuna Repubblica. Per la 66esima edizione della manifestazione, oltre all’ormai consolidato equipaggio maschile Venezia ha scelto di arrivare ad Amalfi con un equipaggio completamente femminile, il primo nella storia del Palio delle Antiche Repubbliche Marinare. Tante sono le emozioni che attraversano i volti delle atlete, presentate in anteprima alla conferenza stampa tenutasi lo scorso giovedì 26 maggio a Ca’ Farsetti. Sebbene siano agitate al sapere che gareggeranno contro gli equipaggi misti di Genova, Pisa e Amalfi, sono contente e onorate di vogare in nome di Venezia allo storico evento. E, del resto, l’esperienza non manca loro, dato che hanno già vogato in galeone con l’equipaggio tutto al femminile delle università veneziane in occasione della Regata Storica.

A vestire la maglia verde di Venezia per la regata parallela di oggi ci saranno il timoniere Letizia Nuscis (Ca’ Foscari), il capovoga Dalila Anghetti (Ca’ Foscari), Martina Damuzzo (Ca’ Foscari), Anita Serena (Ca’ Foscari), Chiara D’Este (Ca’ Foscari), Monica Favaro (Università di Padova), Chiara Lastra (IUAV), Sara De Battisti (Ca’ Foscari), e Vittoria Stangherlin (Ca’ Foscari).

Se da un lato c’è l’innovazione, dall’altro c’è la tradizione, e la città lagunare può contare su un affiatato equipaggio di amici, quasi una famiglia, che ogni volta che infila un remo in acqua ci mette esperienza, determinazione, passione. Anche qui, uno è il desiderio che predomina: vincere.

L‘equipaggio maschile veneziano per la gara di domani, con al timone Stefano Morosinato, sarà composto da Pietro Cangialosi, Sebastiano Carrettin, Luca Chiumento, Jacopo Colombi, Mattia Colombi, Gustavo Ferrio, Lorenzo D’Ambrosi, Davide Menegazzo, Giovanni Poli, Tommaso Santi, Davide Stefanile, Nicola Zorzetto.

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